Dopo aver volato senza intoppi con Ethiopian Airways da Roma a Juba, Sud Sudan, via Addis Abeba, sono finalmente arrivato a Juba giovedì pomeriggio. È stata una scena piuttosto caotica, quando siamo scesi dall’aereo e siamo stati ammassati in un’unica piccola stanza dove doveva essere esaminato il modulo sanitario che ci era stato chiesto di compilare sull’aereo. Eravamo in troppi in quello spazio piccolo, angusto e caldo, senza possibilità di osservare la “distanza sociale” che tutti i cartelli sul muro incoraggiavano. Le linee guida non erano affatto chiare, ma a poco a poco siamo riusciti tutti a raggiungere la testa della fila e a far esaminare e approvare il nostro modulo. Abbiamo poi proceduto nel terminal stesso, dove ho presentato il mio passaporto e pagato la tassa richiesta per il rilascio di un visto di 30 giorni. Finalmente, mentre tutto questo accadeva, vedevo delle facce sorridenti! Ho intravisto due ragazzi che non avevo mai incontrato prima che mi stavano salutando! Ho capito che stavano cercando me perché avevano in mano un cartello con la mia faccia! Erano Emanuel, un signore che lavora per Solidarity fin dai suoi primi giorni, e un Fratello Cristiano De LaSalle appena arrivato dalla Spagna, Fratel Felipe Garcia. Abbiamo ritirato il mio bagaglio e ci siamo diretti verso il parcheggio.
Arrivando al parcheggio, ho immediatamente capito di trovarmi in un luogo con molte sfide, eppure un luogo in cui ho riconosciuto numerosi membri della comunità internazionale, presenti per fornire aiuto. Questo era evidente dai camion marcati “Medici senza frontiere”, ” UN Peace Keeping Forces ” e “Catholic Relief Services”. Dopo un breve tragitto fino alla Casa di Solidarity, mi hanno mostrato la mia stanza e ho visto il mio letto con una “zanzariera” sotto la quale avrei dovuto dormire per evitare le punture di zanzara e la temuta malattia che spesso ne deriva, la malaria. Al piano di sotto, ho potuto visitare Emanuel e il fratello Felipe. Ho trascorso un po’ di tempo nella cappella, ringraziando Dio per un viaggio piacevole e sicuro, e abbiamo fatto una cena leggera insieme. |
Date Published:Nov 10, 2021 Author:David About the Author:Descriptor: Mission Promoter Article Tags:South Sudan, Blog, Solidarity |