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Videotelling: un ostetrica può aiutare a costruire la pace in Sud Sudan

 

Anche se Alia Beatrice Peter vive in un paese in guerra, lavora in un’oasi di pace. Come ostetrica, lotta ogni giorno per rendere quella pace una realtà duratura.

Alia Beatrice vive e lavora nel Holy Trinity Peace Village a Kuron, un insieme di comunità di pastori nello Stato dell’Equatoria orientale del Sud Sudan. È un luogo dove la chiesa ha lavorato per due decenni per fermare le razzie di bestiame, i rapimenti di bambini e altre forme di violenza tra diversi gruppi etnici.

Alia Beatrice crede che la pace sia più della semplice assenza di conflitto. È riconciliazione e scopo comune, qualcosa che Alia Beatrice, laureata al programma di ostetricia al Catholic Health Training Institute, mette in pratica quotidianamente al Matthew Haumann Primary Health Care Center nel villaggio di Matara.

“Queste sono comunità che hanno molti conflitti. Ma quando vengono qui alla clinica, quando un Jie o un Toposa vengono qui, interagiscono tra loro, e quell’acredine verso l’altro andrà via dalle loro menti. La clinica aiuta a fare la pace”, ha detto

Alia Beatrice, originaria di Nimule, aveva lavorato a Kuron come insegnante di scuola materna quando ha avuto l’opportunità di trasferirsi a Wau per studiare per diventare un’ostetrica. La vita al CHTI non è stata facile, dato che non aveva un background nell’assistenza sanitaria, ma ha perseverato e si è laureata nel 2017, tornando al Peace Village con un figlio. Suo marito e un altro figlio vivono oltre il confine, in Uganda.

Alia Beatrice, l’unica ostetrica registrata nella zona, gestisce il dipartimento di salute materna e infantile della clinica. Supervisiona le cure prenatali, le nascite ed il reparto post-natale. Educa i pazienti malnutriti sulla nutrizione – qualcosa che ha studiato al CHTI – e li incoraggia a partecipare al programma agricolo del Peace Village, che ha introdotto nuovi cibi e tecniche agricole nel tentativo di aiutare a integrare la loro dieta tradizionale.

Lavora anche con le assistenti tradizionali al parto nei villaggi, convincendole a imparare approcci basati sull’evidenza nella loro vocazione. Con lo sviluppo della fiducia, le assistenti tradizionali al parto hanno iniziato a consultarsi con Alia Beatrice e a portarle casi complicati.

Anche se il governo fornisce medicine alla clinica, non ci sono mai abbastanza farmaci o personale adeguato. Alia Beatrice e le sue colleghe della clinica devono spesso affrontare casi gravi che dovrebbero essere riferiti all’ospedale di Kapoeta, ma di solito non c’è nessun veicolo disponibile per trasportare i pazienti per un giorno intero di viaggio su strade accidentate. Così si arrangiano con un misto di conoscenza e pura determinazione.

Alia Beatrice dice che i suoi tre anni al CHTI, il college di Solidarity with South Sudan, l’hanno preparata bene per le sfide che deve affrontare oggi.

“CHTI ha fatto un ottimo lavoro. Mi hanno reso qualcuno che può aiutare la propria comunità. Se non sono qui, posso lavorare dove voglio in Sud Sudan. Posso aiutare la mia comunità”, ha detto. “Ho la fiducia e la conoscenza che ho acquisito alla CHTI”.

Guarda il VIDEO dell’intervista a Regina, una delle studentesse CHTI.

(Crediti a Paul Jeffrey and Sean Hawkey)

 

Date Published:

23 May 2022

Author:

Paul Jeffrey

 

Article Tags:

Ultime notizie, Sud Sudan, Solidarity, Storie di vita, Videotelling

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