Il Tempo del Creato è un mese di preghiera che chiama i 2,2 miliardi di cristiani del pianeta a pregare e a prendersi cura della creazione di Dio. È un momento per riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente – non solo con la natura “lontana”, ma soprattutto con il luogo in cui viviamo – e sui modi in cui i nostri stili di vita e le nostre decisioni come società possono mettere in pericolo sia il mondo naturale sia coloro che lo abitano, sia gli esseri umani sia le altre creature.
La Stagione del Creato è sostenuta da numerose organizzazioni cristiane di spicco, tra cui il Consiglio mondiale delle Chiese, Christian Aid, la Federazione luterana mondiale, la Rete ambientale della Comunione anglicana, il Movimento cattolico globale per il clima e il Dicastero vaticano per la promozione dello sviluppo umano integrale.
La Stagione del Creato dura 34 giorni.
Inizia il 1° settembre, giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. Si conclude il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, patrono dell’ecologia.
Negli ultimi anni, gli organizzatori ecumenici hanno proposto dei temi per unificare le celebrazioni tra le varie comunità e richiamare l’attenzione sulle sfide ecologiche che il mondo deve affrontare.
Quest’anno gli organizzatori hanno proposto il tema “Giubileo per la Terra: Nuovi ritmi, nuove speranze”. Il Giubileo, in termini biblici, si riferisce a un periodo di rinnovamento ogni 50 anni, quando la terra si riposa e la giustizia viene ristabilita.
“Durante la stagione di quest’anno, entriamo in un tempo di recupero e di speranza, un giubileo per la nostra Terra, che richiede modi radicalmente nuovi di vivere con la creazione“, ha detto il comitato, compresa “la necessità di sistemi giusti e sostenibili” per prendersi cura delle persone e del pianeta in un modo migliore.
Crediti a EARTHBEAT
Restate sintonizzati per i prossimi aggiornamenti!
|