| Il 9 luglio 2011 è nato il Sud Sudan, la nazione più recente del mondo, che usciva dalla più lunga guerra civile dell’Africa. È stato un momento di gioia popolare senza pari e di grandi aspettative, poiché il Paese guardava a un periodo di pace e prosperità. Tuttavia, il percorso non è stato semplice: già nel 2013 il Paese è sprofondato in una nuova terribile guerra civile che, secondo le stime, ha causato la morte di 400.000 persone tra adulti e bambini e milioni di sfollati in campi profughi sparsi all’interno e all’esterno del Paese.
L’eredità di quella difficile nascita continua ancora oggi. 9 milioni di persone, circa il 75% della popolazione, hanno bisogno di assistenza umanitaria. Si stima che questo numero comprenda anche 700.000 “rimpatriati” che sono fuggiti dalla recente guerra in Sudan e che si trovano in condizioni di estremo bisogno. La guerra in Sudan ha avuto un enorme impatto economico sul Paese e soprattutto sulla vita quotidiana della maggioranza della popolazione, che soffre di un’inflazione alimentare impressionante. Recentemente, i vescovi del Sud Sudan hanno pubblicato una lettera pastorale in cui affermano che “il Sud Sudan non è veramente in pace. Sebbene non vi siano gravi combattimenti tra i principali gruppi armati, in molte parti del Paese si verificano violenze subnazionali”. Sebbene il quadro sopra riportato sia desolante, non offre una rappresentazione completa. I sud sudanesi sono immensamente orgogliosi di aver raggiunto l’indipendenza. Ogni anno il Paese produce un numero sempre maggiore di studenti che conseguono il diploma di istruzione secondaria e post-secondaria, tra cui anche insegnanti qualificati di scuola primaria, infermieri e ostetriche formati dagli istituti promossi da Solidarity with South Sudan. Pur essendo una goccia nell’oceano dei rappresenta comunque un evidente progresso di questa società. Il 3 luglio Papa Francesco ha annunciato la creazione di una nuova diocesi a Bentiu, portando a otto il numero delle diocesi cattoliche. Questo è un altro segno che la Chiesa cattolica continua a svilupparsi e a creare strutture al servizio di tutta la popolazione di questo Paese. La commemorazione dell’indipendenza è un’occasione per ricordare la grande gioia e le aspettative che c’erano alla nascita del Sud Sudan. È anche un momento per prendere coscienza della fragilità e delle sfide che esistono nel Paese e per celebrare i piccoli successi che possono portare in futuro a una trasformazione positiva.
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Date Published:09 July 2024 Author:Fr Jim Greene, Executive Director
Article Tags: Ultime notizie, Sud Sudan, Pace, Indipendenza, Solidarity |
