Mentre scrivo questa riflessione, ho la fortuna di trascorrere questi giorni nel convento della casa generalizia delle Religiose di Nostra Signora delle Missioni (RNDM) qui a Roma, dove ho il privilegio di accompagnare le suore in un ritiro pasquale durante questo Triduo. La gioia più grande del mio ministero di Promotore della Missione di Solidarietà con il Sud Sudan è quella di conoscere e trascorrere del tempo con tanti religiosi e religiose di talento, che hanno dato tutto al servizio di Dio e del popolo di Dio.
Durante la lavanda dei piedi della Messa serale della Cena del Signore, suor Margaret Scott, RNDM, ha condiviso una bellissima poesia di suor Macrina Wiederkehr, OSB, sull’ultimo pasto seder che Gesù ha condiviso con i suoi amici, scrive suor Macrina:
Stavamo dimorando nel cuore del mistero. Anche se la notte era buia, la speranza si sentiva giusta… Come se qualcosa di malvagio stesse per essere sconfitto
Come persone di fede, crediamo che anche noi stiamo vivendo nel cuore del mistero. Siamo consapevoli dell’oscurità che ci circonda, del male che pervade il nostro mondo in tante situazioni di conflitto e di ingiustizia in tutto il pianeta. Eppure, in qualche modo, paradossalmente, la speranza “ci sembra giusta”: la nostra fede ci dice che il male nel nostro mondo e talvolta anche nel nostro stesso cuore può essere sconfitto dal mistero della presenza di Dio. Quando la maggior parte di voi leggerà queste righe, la Pasqua sarà arrivata e noi cristiani avremo iniziato i grandi cinquanta giorni che affermano ostinatamente che, nonostante tutti i segni contrari, Dio è presente nel nostro mondo: Gesù è davvero risorto dai morti. I segni di morte che ci circondano possono essere vinti, come li ha vinti Gesù stesso, lasciandoci spezzare e riversare, come lui, nel nostro tenace impegno per la vita di tutto il popolo di Dio. Un bellissimo inno della compositrice neozelandese Shirley Erena Murray lo dice così:
Per tutti i nati, un posto a tavola, Per ogni nato, acqua pulita e pane, Un rifugio, uno spazio, un luogo sicuro per crescere, Per tutti i nati, una stella in cielo, E Dio si rallegrerà quando saremo creatori di giustizia e di gioia, di compassione e di pace: Sì, Dio si rallegrerà quando saremo creatori di giustizia, di giustizia e di gioia.
Questi giorni del Triduo Pasquale, come mi ha scritto recentemente la mia amica suor Juliana Karomba, MSOLA, “sono giorni privilegiati per toccare con mano ancora una volta l’amore di Dio per noi fino alla fine”. E quella “fine”, grazie alla fede di Gesù nel Padre, è diventata, attraverso la Risurrezione, non la fine, ma un nuovo inizio. Come scrisse Sant’Agostino, “Siamo un popolo pasquale e l’Alleluia è il nostro canto”. Perseveriamo ostinatamente nell’affermare la speranza della Pasqua anche in mezzo ai segni di disperazione del nostro mondo. Che Cristo “faccia Pasqua” in noi (Gerard Manley Hopkins). |
Date Published:09 Aprile 2023 Author:P. David Gentry. Mission Promoter Article Tags: Sud Sudan, Solidarity, Pasqua |